Echo: Personale
Chiara Del Vecchio è lieta di presentare ECHO, mostra personale aperta al pubblico dal 4 novembre 2021 presso Scalo Lambrate. Si tratta della prima mostra personale in Italia dell’artista dopo cinque anni. Per ECHO, Chiara Del Vecchio presenta una nuova serie di opere d’arte eteree incentrate sul rapporto tra tempo e memoria, sentimenti intangibili e percezione della realtà. I suoi dipinti si collocano nello spazio tra il noto e l’ignoto, soffermandosi su ciò che non si vede e non si dice.
La rielaborazione delle memorie personali e collettive è il tema centrale della ricerca dell’artista. Frammenti di vita quotidiana, figure femminili e ville disabitate. Attraverso quattro diverse collezioni con un totale di diciassette dipinti realizzati attraverso l’uso controllato di colore spruzzato con aerografo, Chiara Del Vecchio incoraggia gli spettatori a usare la loro percezione e interpretazione per portare chiarezza alle sue opere sfocate di grandi dimensioni.
L’arte di Chiara Del Vecchio costruisce così le sue fondamenta sui meccanismi dell’interpretazione. Il dipinto non si risolve in una mera rappresentazione della realtà ma vuole essere un viaggio interiore di esplorazione del proprio essere. Immagini indefinite che spingono alla riflessione e stimolano nell’osservatore sentimenti lontani e delicati in un viaggio dentro la memoria.
E’ proprio l’interazione dello spettatore con l’opera il fondamento principale del corpo di opere dell’artista. I suoi dipinti non sono mere rappresentazioni, ma sono piuttosto studi sulla percezione del tempo e dello spazio. Stimolando associazioni mnemoniche e personali nella mente dell’osservatore, il suo lavoro aspira ad attivare l’intuizione visiva e cognitiva di chi si trova davanti al dipinto. L’artista italiana incoraggia l’osservatore a interagire con l’immagine e a filtrarla attraverso i propri occhi. Un processo di identificazione, un viaggio personale per ottenere qualcosa di non fisso e limitato ma sconfinato e unico.
Un viaggio personale per scoprire percezioni senza confini e interpretazioni ultrasensoriali; alla scoperta di un sesto senso, quello dell’Anima.
Mostra Personale Chiara Del Vecchio
Inaugurazione Giovedì, 4 Novembre @ 7:00 - 11:00 pm
Presentazione Art Capsule in collaborazione con Tonello @ 8:00 pm
Scalo Lambrate c/o The Sanctuary Milano
Via Pietro Andrea Saccardo 12, Milano, Italia 20134
Chiara Del Vecchio è lieta di presentare ECHO, mostra personale aperta al pubblico dal 4 novembre 2021 presso Scalo Lambrate. Si tratta della prima mostra personale in Italia dell’artista dopo cinque anni.
Per ECHO, Chiara Del Vecchio presenta una nuova serie di opere d’arte eteree incentrate sul rapporto tra tempo e memoria, sentimenti intangibili e percezione della realtà. I suoi dipinti si collocano nello spazio tra il noto e l’ignoto, soffermandosi su ciò che non si vede e non si dice.
La rielaborazione delle memorie personali e collettive è il tema centrale della ricerca dell’artista. Frammenti di vita quotidiana, figure femminili e ville disabitate. Attraverso quattro diverse collezioni con un totale di diciassette dipinti realizzati attraverso l’uso controllato di colore spruzzato con aerografo, Chiara Del Vecchio incoraggia gli spettatori a usare la loro percezione e interpretazione per portare chiarezza alle sue opere sfocate di grandi dimensioni.
L’arte di Chiara Del Vecchio costruisce così le sue fondamenta sui meccanismi dell’interpretazione. Il dipinto non si risolve in una mera rappresentazione della realtà ma vuole essere un viaggio interiore di esplorazione del proprio essere. Immagini indefinite che spingono alla riflessione e stimolano nell’osservatore sentimenti lontani e delicati in un viaggio dentro la memoria.
E’ proprio l’interazione dello spettatore con l’opera il fondamento principale del corpo di opere dell’artista. I suoi dipinti non sono mere rappresentazioni, ma sono piuttosto studi sulla percezione del tempo e dello spazio. Stimolando associazioni mnemoniche e personali nella mente dell’osservatore, il suo lavoro aspira ad attivare l’intuizione visiva e cognitiva di chi si trova davanti al dipinto. L’artista italiana incoraggia l’osservatore a interagire con l’immagine e a filtrarla attraverso i propri occhi. Un processo di identificazione, un viaggio personale per ottenere qualcosa di non fisso e limitato ma sconfinato e unico.
Un viaggio personale per scoprire percezioni senza confini e interpretazioni ultrasensoriali; alla scoperta di un sesto senso, quello dell’Anima.